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Daniele Chiaramida

by Daniele Chiaramida

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1.
TURI 03:27
Praticamente c'è Turi ca minchia longa, è uno che la sa lunga fascino orientale collo taurino occhi grigi color mare scrittore del popolo, meccanico politico, gestore di macchine da gioco turi in periferia lo chiamano il moro Tuti Turi, chi spaccchiu si mbare, ti futtisti me mugghieri n'da rina do mari Turi Turi, chi spacchiu si mbare... pescatore di lucci, dice alle donne in lutto, “iu i pisci mi futtu” funzionale a consolore una donna che sta male cammina a patta aperta in tribunale il mostro, santo, il bene e il male sono solo etichette per magliette, meno male... Turi Turi, chi spacchiu si mbare, cammini a testa alta senza taliari. Turi Turi, chi spacchiu si mbare... avi na minchia tanta, e se ne vanta appeso a una bottiglia di liquore turi dal cuore languido, dal cuore a motore turi condannato a vent'anni di galera, “ora iu sti sbarri mi futtu” e con un colpo di testa si lascia andare... con un colpo di testa si lascia andare, troppo libero per rimanere... con un colpo di testa si lascia andare, troppo libero per rimanere con un colpo di testa si lascia andare, troppo libero per rimanere Tuti Turi, chi spaccchiu si mbare, ti futtisti me mugghieri n'da rina do mari Turi Turi, chi spacchiu si mbare, cammini a testa alta senza taliari. Turi Turi chi spacchiu si mbare...
2.
DICEMBRE 03:41
DICEMBRE Con l'amico di Catania, parlano molto quel palazzo, non l'hanno ancora tolto “ ka c'è u mari e a muntagna!”, è vero ci sono ogni giorno vedo il sole che sorge sul mio balcone Una tazza, anche tre, la notte deve passare con il circo volante lentamente perchè da mezzanotte alle sei c'è il grande male e farei di tutto per scansarlo ad occhi aperti senza dormire ma ora c'è il sole forte a dicembre...andiamo a dormire vuole lasciare, anzi no, sarebbe meglio però la nave salpa e tutto torna reale che fregatura si è dato... forse truffare, per questo un giorno sarà ricordato Poi c'è quel ragazzo, mezzo pazzo ma più libero di me va sulla cima di un pensiero, poi beve sei tè... ed io dove sono finito?. Una volta in compagnia di un leone una volta nel pacifico a pescare balene con l'arpione un'altra volta su un autobus a mangiare come un coglione ma qui sorge il sole forte a dicembre...possiamo andare a dormire
3.
AMICO 05:22
AMICO Si incontrano e si scontrano i gatti nei portici, portandosi via l’amore, portandosi via il tempo. Solo il tempo di capire, ma non c'è niente da capire... Nelle parole più scure dell’armonica sotto il naso di un uomo così, si nascondono consumate dall’amicizia ore trascorse. ho deciso di scrivere le parole della biblioteca in un muro, se no, non ha senso... siamo tutti qui, circondati da padroni immacolati, che tolgono il sonno al signore dei sogni. Non lo disturbate signore, egli è sensibile alla luce, alle ruote dei treni e agli aerei di cartone, alla verità Strappare dalla pelle quelle cose antiche, per non affogare nei guai, nel cemento di Berlino, ma parliamo un po' di noi Devo scrivere per capire dov'è il confine della città, ma solo la volontà del tempo risponderà, a costo del mio sonno. Beh, è ora di andare, spero ti sia piaciuto lo spettacolo mio caro amico David, era bello suonare con te...
4.
VIAGGIO DI UN GIOVANE MIGRANTE Niente più sguardi di mia madre, niente più illusioni da portare niente più parole di conforto, niente più qualcuno a cui mancare Ninente più dare per non deludere, niente più carezze fragili di mio padre niente abbracci a cui abbandonare gli occhi stanchi sulla spalla antica di mio padre Sarò in strada, morirò in strada ma libero col mio dolore ma libero Ninente più fuggire da una casa che nasconde occhi scuri in stanze buie niente più sorrisi la mattina, niente più vestaglie grandi da portare... Niente più sogni né sguardi d'amore, niente più due lune sopra un falò donne da capire e incertezze da cercare Sarò in strada, morirò in strada ma libero col mio dolore ma libero morirò in strada ma libero col mio maglione ma libero... Niente più cambiare su un canale regionale, niente più specialità della casa niente più passi fuori dalla porta per sentirsi meno soli La libertà è solo un anestetico, forse è partecipazione per me sarà non aver paura di dormire, non aver paura di vivere Sarò in strada, morirò in strada ma libero col mio dolore ma libero morirò in strada ma libero col mio maglione ma libero morirò in strada ma libero col mio dolore, ma libero...
5.
CAVALLI 02:54
CAVALLI Chi? Ma che cosa fanno quei cavalli lì? Cazzo, avevo detto di toglierli che culoni rosacei che hanno a causa del betanolo e meno male che non lo sanno sono animali da hamburger, o meglio da principe ecco così questo sono io con le stelle in bocca, straripano dalla lingua fiumi di alcol che spappolano il fegato, ma tranquilli, lui è felice quando è in vista che portino pure a macellare i cuccioli vivi ora cazzo! Non sentite un ordineo siete maledettamente sordi?? Domande, domande, che volete? Risposte? Quali? Sapete cosa sono le risposte? Da quante cazzo di parole sono formate e realizzate.? Ok, non sarò più scurrile, ma mandate ora i porci al dolore Cosicchè la signora del terzo piano, che rompe i coglioni possa pure andare al supermercato.
6.
7.
Ti ho detto chiamami dopo cena e tu non sei mai puntuale ti faccio baciami qui sulla vena e tu mi dici che così non vale sei ubriaca quando ti conviene ti prendo da terra e mi sorridi non ti conosco come penso, forse è un bene non posso più guardarti pregare il fumo dei tuoi polsi mi acceca la povere dei tuoi profumi sui miei capelli è la tua assenza che non c'è è il sussurrare dei tuoi giorni tranquilli ti ho detto baciami dopo cena e tu non sei mai puntuale ti faccio chiamami non appena pensi che chiamarmi sia una cosa normale
8.
ELENA 02:42
ELENA Cosce calde, la Bologna delle gonne dei vetri sbordellati sui marciapiedi sui colli gialli, pieni di zanzare, pallidi alla luna perde le scarpe e non si cura delle spine Elena al telefono, di notte con Francisco je t'aime, riattacca e mi bacia figlia figlia dell'aereo di mattina, ho fatto la spesa facciamo una cena 30 anni di fame di compagnia spesi in due ore di ginnastica per disgraziati sull'orlo del sole Elena al telefono, di notte con Francisco je t'aime, riattacca e mi bacia sulle strade gialle, a scorgere la luna, ha perso le scarpe e non si cura delle spine Elena al telefono, di notte con Francisco je t'aime, riattacca e mi bacia
9.
JANE 03:38
Guardo fuori tra un'ora e l'altra della notte, ascolto i tetti impolverati del molo che consiglia e dice Jane Jane, Jane Jane Jane Jane, Jane Jane Ora mi sveglio e ti trovo tra i miei capelli, arrivata da una lettera che nascondevi nei tuoi stivali, mentre fuori il tetto del teatro è lucido come i tuoi occhi perchè a Bologna la pioggia scende sempre così piano Jane Jane, Jane Jane Jane Jane, Jane Jane Chiudo gli occhi alle prime luci della stanza la costa di santiago è lontana nel mio cuore ora puoi cercarmi lì ora puoi raccogliere lì i miei ricordi scrivere tra un'ora e l'altra delle tue notti Jane Jane, Jane Jane Jane Jane, Jane Jane
10.
MARI AMARU 04:03
ho lasciato la mia vita all'osteria, in cambio di una chitarra sbiadita ho tenuto gli occhi, specchi della strada, quella che nel tempo non cambia, quella che nel tempo non cambia mari amaru, mari amaru... dall'altra parte mi hanno detto “solo gli spiriti liberi passano da scarpe in scarpe” così sono tornato nel mio posto sicuro per sentirmi giusto per esser visto giusto mari amaru, mari amaru... la mia vita all'osteria, triste e alcolizzata mi guardava e un vecchio scrittore, mi offrì le sue parole, ma non le sue bottiglie, non le sue bottiglie come fai a piegare la tua testa in queste pagine disse quali pagine mari amaru, mari amaru...
11.
MATTINA 04:47
questa mattina ho incotraro mio padre che mi ha portato da bere e mi ha detto, a che ora mi lascerai annegare ho il mal di testa, sono a una festa con troppi artisti per divertisi, si parla di nomi col bicchiere in mano e io dico lo stesso “come no, john pietterson è pazzesco.” questa mattina uno mi ha detto “sai cavalcare?”, ti sei accorto che abbiamo lo stesso umore mbare, e si dal il caso che era un cavallo... sono gli amici quelli che non chiamo mai, non incontro mai, sono questi gli amici miei una domenica un domatore ha urlato “ecco il mio numero completo”, ma il leone se l'è presa, ed io ho sorriso... si avvicina l'estate, mi manca natale, il viaggio è lungo per tornare ... per tornare quante strade devo fare per trovare casa mia mm mm mm mm

about

Questo disco è un documento di un'esperienza. Lo scarto di un anno di rgistrazioni.
Registrato dal vivo, in interno ed esterno, raccoglie tutto o quasi di ciò che c'era: dai cani che abbaiano alla fine di "Dicembre", alle bottiglie che si stappano...

Un anno fa, a Roma. Incontro ad una festa un signore, con una barba bianca, un cappello, protestante. Mi guarda e mi dice, “vieni da me, avevo uno studio una volta, l'ho trasferito a casa mia, ti faccio fare un disco, o ti pisci sotto?”. Mi pisciavo sotto e sono andato a casa sua.
Tanto vino, tanti giovani, figli, cibo, coltelli, strumenti, e un camino.
Registriamo, si rompono le corde, si suda. A Monteverde, a Roma. Facciamo sto disco, registrato come un live, sporco, non troppo, stonato, un po', bello e noioso. Ci sono le canzoni, e l'improvvisazione dell'ambiente NED.
E' la mia storia, una parte.
Il disco è una traccia, il documento di un'esperienza.
Quella era importante, questo è solo per ricordare.

credits

released January 14, 2014

Prodotto da NED (Nostra Etichetta Discografica) - Registrato e missato a Roma da Paolo Sinigaglia (Novembre 2012 / Novembre 2013)

Musica e parole: Daniele Chiaramida
Voci: Antonia D'Amore, Agnesca Masternak
Clarinetto: Andrea Tosi
Fisarmonica: Benedetto Fanna

Disegni: Maria Maquieira
Grafica: Sebastian Comelli

Si ringraziano per la loro disponibilità e la loro musica che c'è anche se non c'è: Umberto Fracassi, Luca miti



Opera tutelata e depositata su Patamù (www.patamu.com)

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Daniele Chiaramida Catania, Italy

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